OSSESSIONE, Parte III

Regia / Director: Luchino Visconti, 1943


 
 

Alla stazione, Gino salta su un treno con la sua valigia malconcia. Con il suo vestito e cappello rattoppati, prende posto e guarda dritto nella macchina da presa. L'inquadratura è composta in modo stupefacente: a prima vista un raggruppamento casuale di personaggi – con solo le poche linee verticali forti dei pali – attira gli occhi dello spettatore direttamente in quelli di Gino.

At the station, Gino jumps on a train with his battered suitcase. In his patched-up suit and hat, he takes a seat and looks right into the camera. The shot is stunningly composed: at first glance a random grouping of characters – with just the few strong vertical lines of the poles – it draws the viewer’s eyes straight into Gino’s.

 

Arriva il controllore. Senza biglietto e senza soldi, Gino sarà buttato fuori alla prossima fermata. Ma un passeggero vicino (Elio Marcuzzo) alza lo sguardo dal suo giornale e si offre di comprare un biglietto a Gino: "Non è permesso lasciarsi fregare cento lire per un amico?"

The conductor comes by. With no ticket and no money, Gino will be put off at the next stop. But a nearby passenger looks up from his newspaper and offers to buy Gino a ticket: “Can’t a fellow be cheated out of a hundred lira for a friend?”

 

Il controllore tira fuori il suo blocchetto dei biglietti. Da dietro, Gino sbircia verso il suo benefattore, che lo fissa a sua volta mentre il paesaggio aperto gli sfreccia alle spalle.

"Grazie”.

The conductor pulls out his book of tickets. From behind, Gino peeks around at his benefactor, who gazes steadily back as the open landscape rushes past behind him. 

“Thank you.”

 

Gino attraversa il corridoio e si siede di fronte allo sconosciuto, che dice: "Lascia stare. Bisogna aiutarsi l’uno con l’altro, no?"

Gino crosses the aisle and sits across from the stranger, who says, “Forget it. We have to help each other, right?” 

 

Parlano di Ancona, la città dove sono diretti. Gino pensa che potrebbe andare per mare. Il suo nuovo amico – soprannominato lo Spagnolo perché ha vissuto a lungo in Spagna – viaggia di città in città, guadagnandosi da vivere con il suo ingegno.

Invita Gino a unirsi a lui ad Ancona. "Se vuoi, puoi restare con me".

"Perché no?"

They talk about Ancona, the town where they are headed. Gino thinks he may go to sea. His new friend – nicknamed lo Spagnolo because he lived in Spain for a long time – travels from town to town, earning a living by his wits. 

He invites Gino to join him in Ancona. “If you want, you can stay with me.”

“Why not?”

 

Arrivando ad Ancona, mentre i marinai passano sul ponte della stazione ferroviaria, gli uomini discutono su come trovare un posto dove stare. Cercheranno lavoro il giorno dopo.

Arriving in Ancona, as sailors stride by on the railroad station bridge, the men discuss finding a place to stay. They’ll look for work the next day.

 

Da che parte devono andare? Lo Spagnolo lancia una moneta. Testa! Andranno a sinistra, verso il porto.

In primo piano, la cornice di una recinzione a griglia sembra tenerli uniti. Sullo sfondo, vediamo delle torri e delle alte ciminiere di fabbriche.

Which way should they go? Lo Spagnolo flips a coin. Heads! They’ll go left, towards the port.

In close-up, the frame of a gridded fence seems to pull them together. In the background, we see towers and tall factory chimneys. 

 

Trovano una pensione e la padrona di casa li accompagna alla loro stanza. Nell'oscurità, la luce della porta proietta rettangoli luminosi sulle pareti, incorniciando le sagome dei cappelli degli uomini.

Gino dice: "Pagheremo domani mattina".

"No" – risponde la padrona di casa – "O subito, o andate via".

Lo Spagnolo paga e lei se ne va.

They find a boarding house and the landlady shows them to their room. In the darkness, the light from the doorway casts bright rectangles on the walls, framing the silhouettes of the men’s hats.

Gino says, “We’ll pay tomorrow morning.”

“No,” the landlady replies. “Right now or get out.”

Lo Spagnolo pays and she leaves.

 

Quando la valigia di Gino si apre, le sue cose cadono fuori. Lo Spagnolo prende una calza di nylon – quella di Giovanna – e chiede informazioni.

When Gino’s suitcase comes open, his things tumble out. Lo Spagnolo picks up a nylon stocking – Giovanna’s – and asks about it.

 

Gino la strappa via. "Non toccare quella roba! Non mettere il naso nei miei affari!"

In primo piano, lo Spagnolo è addolorato, la sua fiducia in se stesso è sparita. "Oh, guarda" – dice – "Hai cambiato faccia..."

Gino snatches it back. “Don’t touch that stuff! Don’t stick your nose in my business!”

In close-up, lo Spagnolo is sorrowful, his self-confidence gone. “Oh, look,” he says. “Your face has changed…”

 

Gino si scusa. Spiega di Giovanna, che non ha mai incontrato un'altra donna come lei.

"Se resterai con me, ti insegnerò io che per le strade non si gira soltanto per fare l’amore con le donne".

"Sarebbe inutile”.

Gino apologizes. He explains about Giovanna, that he’s never met another woman like her.

“If you stay with me, I’ll teach you that the road isn’t only for chasing women.”

“It would be useless.”

 

Allora Gino dice: "Io ti capisco, sai? Tu hai in testa tante idee, tante cose che io non saprei nemmeno ripetere. Dici che bisogna aiutarsi. E paghi il biglietto del treno a chi non ha un soldo in tasca".

Then Gino says, “I understand you, you know? You have so many ideas in your head, so many thoughts that I can’t even grasp to repeat them. You say we need to help each other. And you pay the train fare for someone who doesn’t have a penny in his pocket.”

 

Sdraiato nel letto, Gino guarda lo Spagnolo e parla del suo amore per Giovanna, che lo ha lasciato andare perché aveva paura di essere povera. La luce illumina il suo viso, le sue braccia e il suo petto. Quando si gira per dormire, lo Spagnolo si accende una sigaretta, il suo viso è ombreggiato e turbato.

Lying in bed, Gino gazes at lo Spagnolo and talks of his love for Giovanna, who let him go because she was afraid to be poor. The light shines on his face, his arms and his chest. When he turns away to sleep, lo Spagnolo lights a cigarette, his face shadowed and troubled.

 
 
 

Mentre lo Spagnolo siede nell'ombra, la macchina da presa ci mostra i movimenti sinuosi della schiena di Massimo Girotti, la sua scapola muscolosa.

While lo Spagnolo sits in shadow, the camera shows us the sinuous movements of Massimo Girotti’s back, his rippling shoulder blade.

 

In una scena inizialmente censurata, lo Spagnolo guarda la schiena di Gino, alza la mano per spegnere la luce, poi accende la sua sigaretta nel buio.

In a scene that was initially censored, lo Spagnolo gazes at Gino’s back, reaches up to turn off the light, then lights his cigarette in the darkness. 

 

Dà un'occhiata a Gino, poi tiene su il fiammifero per guardare ancora una volta il suo corpo.

He glances over at Gino, then holds up the match to look at his body once more.

 

La mattina dopo, Gino e lo Spagnolo vanno a passeggiare sulla piazza del Duomo di Ancona. È uno spazio completamente aperto, pieno di luce: un contrasto impressionante con la claustrofobica trattoria che Gino ha appena lasciato. Con la dolce melodia di un flauto, gli uomini guardano verso il porto.

The next morning, Gino and lo Spagnolo go walking along the Ancona Piazzale Duomo. It’s a wide-open space, full of light: a striking contrast to the claustrophobic tavern that Gino has just left. To the sweet melody of a flute, the men look out towards the port.

 

Stanno seduti su un muro di mattoni davanti al Duomo, guardando lontano verso il mare aperto e tutte le possibilità che offre.

They sit on a brick wall in front of the Duomo, looking out across the open sea and all the possibilities it offers.

FINE PARTE III